I tag dell'innovazione
0 commenti 4 Agosto 2014

Come sarà la XII edizione del Workshop sull’impresa sociale?  Dopo aver chiuso un ciclo quinquennale dedicato ad approfondire il legame tra impresa sociale e innovazione si tratta ora di comprendere come ciò avviene guardando al disegno dei prodotti e dei servizi resi disponibili da queste imprese – ed è su questo tema che sarà incentrata l’edizione 2014.

Riproponiamo in questo post una rilettura dell’innovazione che scaturisce dalle buone pratiche (oltre 150) che sono state presentate nel corso delle ultime 5 edizioni del Workshop. Un bilancio utile a riaprire un nuovo ciclo di vita del Workshop con la speranza di intercettare e sostenere una “new wave” dell’innovazione nell’impresa sociale.

Nell’individuazione delle buone pratiche di impresa sociale conta non solo il risultato ottenuto, ma soprattutto la capacità di orientamento all’azione misurato su tre livelli:

  • migliorare l’efficacia delle politiche;
  • aumentare la consapevolezza sulla rilevanza dei problemi e l’efficacia delle soluzioni ad ampio raggio;
  • enfatizzare la condivisione e il trasferimento di conoscenze e di know-how.

Per cogliere l’innovazione emergente, le buone pratiche sono state riclassificate usando 3 tag principali:

  • prodotto: individuare i beni di interesse collettivo caratterizzati in particolare da relazionalità e meritorietà;
  • processo: considerare i processi seguiti dall’innovazione nella produzione dei prodotti;
  • azione: quali iniziative portano alla luce l’innovazione delle buone prassi.

 

Innovazione di prodotto

 

Per quanto riguarda i prodotti, le imprese sociali continuano ad operare nei tradizionali settori di cura e inclusione, ma anche in quelli della coesione sociale, per lo più territoriale, e dell’economie locali. Dall’analisi dei processi, inoltre, emerge che l’innovazione viene perseguita attraverso coalizioni di diversi attori e attraverso la definizione di percorsi di inclusione; non mancano anche processi di cambiamento organizzativo e di creazione d’impresa. Infine, le azioni realizzate sono le più varie e tendono a coinvolgere settori non direttamente collegati al welfare sociale: come nel caso degli interventi nel campo dell’housing, dei delle tecnologie ICT, dell’artigianato e dei servizi ambientali.

 

Innovazione di processo

 

Incrociando questi tre livelli di classificazione emergono dei risultati interessanti che riassumo i principali orientamenti dell’innovazione perseguita dalle buone prassi.

  • Attraverso rapporti di partenariato, community building e rigenerazione, si producono coesione sociale e nuove economie locali.
  • Si riscontra un legame forte tra innovazione nei beni di cura e processi di cambiamento organizzativo.
  • L’inclusione viene percepita essenzialmente come inserimento lavorativo.
  • Filiere corte e investimento sociale consolidano processi di community building, mentre riciclo/riuso e nicchie alimentari riposizionano i processi di inserimento lavorativo.
commenti